lunedì 31 agosto 2015

Resoconto dello Sterro

Ecco il racconto dei 2 giorni selvatici!

L'inizio è stato traumatico, e la colpa è mia: abituato al mio socio in Tenerè il ritrovo è stato fissato alle 7... Così mi sono messo la sveglia alle 6:40 convinto di aspettare almeno mezzora di ritardo, ma il socio dei laghi è peggio di me: alle 6:45 era già sottocasa...
Caffè d'obbligo, ultimi controlli e via, autostrada e dritti fino a Susa! In un attimo eravamo già a riempire i serbatoi, non vedevamo l'ora di iniziare ad arrampicarci per il Colle delle Finestre!
Il mio Transalp era pronto per la guerra, il Vstrom 1000 di Devid invece era immacolato sulle sue gomme da strada... Credevo che l'andatura sarebbe stata molto blanda, una moto nuovissima certo non adatta a strade tanto martoriate, ma... il ma è d'obbligo: fantastica! Copiava l'asfalto rotto del primo tratto come una perfetta moto da enduro, e iniziato lo sterro si è dimostrata ancora più tosta! Ed eccoci che ci si sparava sui pistoni che salgono oltre i 2000, tornanti e sassi, salti sui traversi... una goduria fino alla cima!



Paesaggio incredibile, aria fresca... la prima pausa di una lunga giornata!
La voglia di macinare km è tanta, quindi giù per i pascoli e dentro per l'Assietta! Qui si sale un pò di più, forse è poco più impervia ma impagabile guidare qui dentro... E giù di gas, fino alla cima, fino al rifugio...




Evvài! Prima parte completata, un panino e giù a Oulx! Già, giù a Oulx ma manchiamo la strada... Al posto di scendere per la panoramica ci troviamo nei boschi che la sovrastano senza realmente trovare una strada che scende... Ci fermiamo vicino due casette, chiediamo indicazioni e ci dicono che abbiamo mancato di un bel pezzo la panoramica... Ma se vogliamo c'è una diretta che porta dritta alla nostra destinazione! Fatta!!! Peccato che fosse tra i boschi, sterrata e bagnata, sassosa e maledettamente ripida... Forse sarà perchè Devid è un trialista ma quella discesa non lo fa scomporre per nulla, si tuffa giù con un controllo pazzesco se guardiamo le gomme che usa... Io sono obbligato a seguire, e dopo i primi momenti di strizza mi accorgo che si può fare... E giù, arando la strada con la mia posteriore che striscia come un aratro! Botta di adrenalina e tanta soddisfazione fino a Oulx, da qui ci vuole pochissimo a raggiungere Bardonecchia. È davvero presto, così piccola deviazione e tentiamo di raggiungere una chiusa lì vicino!
Pessima idea, il tunnel è chiuso, la strada devia sulla sinistra fino a portarci ad un tratto in piedi: perfetto per le moto da cross, un pò meno per noi... Cioè, volendo si poteva salire ma poi non ci sarebbe stato verso di scendere... e allora dietrofront, direzione Jafferau!
Ennessima magra sorpresa, una diretta che si arrampica in piedi... Discutiamo un attimo, io che sono quello che ruzza sempre mi trovo sorpreso a tirarmi indietro, così è Devid che la tenta di nuovo e sorprendentemente si arrampica anche per questo tratto! E via, nuovamente a seguire la V1000 stradale sul mio trattore, che nel frattempo inizia a soffrire di vari guai al motore... Temperatura alta, coppia inesistente e sfrizionate d'obbligo... Uff!!!
Qualche tratto in piedi molto bello, ma continua così, non molla mai... Non possiamo rischiare di salire e poi trovarci bloccati in qualche punto malnato, neppure sappiamo cosa ci sarà in cima... Dietrofront! Scendiamo per quelle impestate ripide e torniamo su Bardonecchia, direzione Sommelier... e lì c'è veramente tanto da divertirsi!
Apro la strada e inizio a saltellare sui tratti dove manca la strada, dei rivoli che servono ad interrompere i pezzi troppo ripidi... Che spettacolo!! Giù di gas ma la moto è pesante, non c'è verso di saltarli completamente senza schiantarsi contro la cunetta, e quindi giù di paracoppa a terra... Ogni salto un bel botto, con il gas spalancato la gomma che strappa la terra!! Ad un certo punto mi apre in faccia il V1000, io provo a seguire ma il motore non ne ha più, non voglio rischiare di inchiodarmi nel nulla! Dritti fino allo Scarfiotti, sosta e programma per la notte: cena al rifugio e nanna in tenda! Credo che ad averci convinto siano state le circa 14 persone che avrebbero dormito nella camerata...
Definito il tutto saltiamo di nuovo in sella e attacchiamo il Sommelier fino alla cima! Riprendiamo qualche pezzo con le camere, finchè la GoPro di Devid si stacca e gli finisce in grembo! Io ci rido sopra e azzanno gli ultimi km su pietraie allucinanti, ridendo della piccola disavventura e lottando con il motore che mi abbandona quasi... Daidaidaidai... Vedo la cima... FATTA!!!








Non ho il tempo di godermi il luogo, la moto reclama... Mi accendo una sigaretta, cerco di capire perchè la tenda voleva salirmi in spalletta (era legata al baule con una cinghia molto forte) e scopro la cinghia tagliata... Wow! E ho perso anche il chilo di olio che porto di scorta! E... e perchè il posteriore della moto è tutto storto???

Qualcosa di mai visto, tutti i telaietti tranciati... Un disastro! 1 ora buttata nel tentativo di rifissare tutto con quello che avanzava... Un pò dei miei bagagli sono passati al V1000, lo zaino è stato fissato sulla sella e il culo della moto gli è stato attaccato sopra! Il baule... Beh, devastato com'era ha trovato un passaggio su un quad fino allo Scarfiotti, qui è stato definitivamente abbandonato.
Tornare allo Scarfiotti è stata dura, avevo attrezzi stipati ad cazzum nel portattrezzi, praticamente delle maracas sotto il culo! In più rumori sinistri mi ricordano che posso perdere tutto il culetto in qualunque momento, o peggio può infilarsi nella ruota e inchiodarmi a terra... Come se non bastasse, non ero in grado di valutare fin dove arrivasse il danno, con la paura che ad aver ceduto potesse essere l'intera moto... Lasciare i 3009 con questo stato d'animo è veramente deprimente, tanto quanto l'aver realizzato di dover abbandonare il giro dell'indomani...

Beh, nel frattempo guadagnamo lo Scarfiotti, lasciamo il baule al suo destino e... tra una risata e l'altra montiamo il campo base!



È già l'ora di cena praticamente, una cambiata e dritti al rifugio! Ora lo hanno in gestione dei ragazzi molto simpatici, e la cena è una vera figata! Corona il finale un buon caffè e Genepi! Genepi come se non ci fosse domani, visto che si siedono anche i ragazzi che lavorano dentro e diamo il fondo alla buona bottiglia!
Arrivano le 22, Devid è ormai alle cozze e anche io vorrei tanto buttarmi in tenda!

Buonanotte, e giù secco fino alle 2.

Già, perchè alle 2 mi sveglio come un deficiente.

Niente da fare, mi giro e rigiro nel sacco a pelo fino alle 3:30, poi mi alzo e vado a fare due passi. Fuori l'incanto della stellata è incredibile, ma lo spettacolo offerto dalla luna che illumina i costoni e si riflette nel piccolo laghetto è ancora più forte. Momenti e immagini che si marchiano a fuoco nei ricordi... E tutto dura per parecchio, finchè non incontro un americano pazzo che arriva dal rifugio, un altro nottambulo che indicando i costoni illuminati mi chiede: "Ma la luce... È il sole?? Alba??"
Sì, l'alba... alle 4 della mattina! ...... capisco da me che è l'ora di tornare alla realtà e alla mia tenda, dove finalmente cado addormentato fino alle 8.

Il risveglio e il giorno che arriva passano in modo molto blando, colazione al rifugio e saluti, sbaracchiamo la tenda e arranchiamo fino alla civiltà... Era il giorno della Via dei Castelli, ma visto le condizioni della mia pachidermica moto sarà già tanto se riuscirò a rientrare.

Punto il navigatore dritto verso casa passando per le panoramiche, evitando l'autostrada, e qui lo schianto del mio mezzo tecnologico è totale... Il navigatore ha ormài bruciato la batteria e si è reso inutilizzabile, il motore invece non si scalda... O non indica la temperatura, segno che di liquido non ne circola e rischio di bruciare tutto.

La misura è colma, abbandono anche l'alternativa statale e punto all'autostrada, dritti fino a casa senza voltarsi indietro. Con me, insieme a Devid e la sua V1000 c'è solo lo zainetto e lo sconforto di un giorno sprecato a tornare a casa con quello che rimane.
Ero pronto a sfidare tutti gli sterrati e i freddi d'Italia, son bastati pochi km per arrivare alla realtà: la moto è vecchia, la mia guida non la risparmia e anche se il Ta è una moto robusta non è certamente invincibile.
Cedimenti di schianto a parte, ha dimostrato però di essere immortale, perchè siamo arrivati fino a casa nonostante tutti i problemi patiti. Che classe!

Da ora in avanti avrò parecchio da fare, molte riparazioni e rivoluzioni... È la moto del mio viaggio di nozze, non finirà in qualche demolitore!

Dati e Ringraziamenti:
- 600km circa, avendo perso navigazione e tachimetro non posso essere più preciso
- 150km di sterrato, dalle piste ai sassoni alle ripide
- 2 grandi moto
- 2 grandi piloti, di cui 1 che non conosce la paura!

Grazie a Devid, grande amico e compagno di scorribande! Devo ancora farmi perdonare per avergli fatto perdere il giorno due di viaggio, troverò il modo giusto!
Grazie al Transalpone Pachidermico, nonostante i pezzi persi per strada ha saputo rendersi giustizia e portarmi fino a casa!
Grazie anche ai ragazzi dello Scarfiotti, un pò di calore e di risate mi ci volevano proprio!

... Saluti e a presto per le novità!

Andrea

domenica 30 agosto 2015

Siamo tornati!

Come dicevo, stivare ad cazzum la mia officina e portarmi giusto un cambio... Frase non fu mai tanto azzeccata, precisa e maledettamente promonitrice. Aggiungo anche il viaggiare in due, stivare decine di kg di bagagli in un baule e valige... il risultato è esilarante!


Nella foto sono a 3009m, Sommelier. Niente fà notare cosa è accaduto, e potrei riassumerlo in:
- cinghia fissapacchi da 120kg tranciata.
- 1kg di olio stivato sotto il baule smarrito nella salita.
Poi guardando bene...
- parafango, reggifaro e portatarga strappati dal loro alloggio.
- piastra baule strappata dagli alloggi.
- baule crepato.
- telai reggicoda tranciati.
- maniglie passeggero tranciate.
- telai PL portavalige spezzati negli agganci finali.

... e non sono mai caduto! Solo la guida, a tratti molto cattiva, e l'usura e vecchiaia dei supporti ha portato a rottura diversi punti fino al cedimento totale... con tutta la mia officina stipata dentro. Che mi è servita per tentare il rientro senza perdere l'intero culo della moto! Ovviamente dovevo anche riportare a casa tutto, e in questo il prezioso aiuto è arrivato dal mio socio!


Per il racconto avrò tempo nei prossimi giorni, ora voglio solo riportare il totale danni:
- tutti i telaietti reggifaro posteriore spezzati e in generale il posteriore si è staccato di netto
- piastra e baule completamente distrutti
- presa accendisigari bruciata a causa della rottura del navigatore
- pompa dell'acqua danneggiata
- liquido refrigerante bevuto dalla testata posteriore
- guarnizione della stessa testata
- tachimetro con ingranaggi sbriciolati
- carena anteriore con attacchi spezzati
- paracatena divorato dalla catena
- cavalletto centrale piegato
- paracoppa piegato
- paracarene vibrante!
- sella con appoggi distrutti

Un bel pò di roba! Diciamo che ho l'occasione per una bella revisionata, il mio unico cruccio era scoprire se non fosse il telaio ad aver ceduto!




Ed è intero! E quindi... È viva!!!

Il racconto? Arriva, arriva presto!

giovedì 27 agosto 2015


... e questa è molto più figa!

... prima delle partenze...

Queste pagine girano davvero poco, forse intorno ho visto troppi blog dove si scrive "perchè si deve scrivere", sopratutto quando non c'è nulla da dire, e questo mi spinge a venir qui solo quando ho qualcosa da dire, da mettere nero su bianco per i miei ricordi.

Questa sera la mia dolce metà è via per un corso, ho tutta casa per me... Sarebbe figo se non fosse così grande e vuota senza di lei, ho tempo e non ho davvero nulla da fare.
Quando viaggiamo in coppia i preparativi sono veramente tanti, i bagagli (e le necessità) per due sono complicati da stivare in un baule e valige, occorre molto tempo e non sai mai se hai preso tutto, e controlli e ricontrolli... Perchè quando giro con la Moglie si esce la sera, i vestitini e i tacchi per lei, almeno una camicia per noi uomini ci vuole, il rischio altrimenti è quello di sembrare più stracciato di quello che sembreresti normalmente!
Quando viaggio da solo il problema sparisce, non devo "farmi bello" per nessuno, mi basta non puzzare come un maiale lercio! E anche il viaggio stesso è diverso, prendo la mia officina portatile e la stivo "ad cazzum", il mio spazio utile sono per i cambi e il sapone (notoriamente occupano poco spazio). Le destinazioni sono sempre le solite, delle sterrate che non finiscono mai, e più sono incasinate più sono divertenti, finchè finisce che ti ritrovi a morir di freddo in una tenda a 2000m con una maglietta e una fiaschetta di grappa!

E così tutto è più facile, stivata l'officina non devi far altro che aspettare di partire, stappare una birra e ascoltar buona musica finchè non è l'ora di abbioccarsi... Ed è quel piacere a cui non potresti mai rinunciare, goderti il nettare degli dei e marchiarti a fuoco il ricordo, perchè il giorno dopo daresti tutto per non essere in qualche anfratto montano a morir di freddo. E ci vorrebbe così poco a rendere l'esperienza molto meno traumatica, una calda felpona, un buon sacco a pelo... Lo dico sempre, non lo faccio mai: dicono che l'uomo sia fatto per soffrire, e io soffro.

Una volta tornato sono certo che porterò un nuovo racconto di quelli davvero fighi! Ora non mi resta che aspettare Morfeo e mettere la sveglia...


Sarà nostalgia, ma da ragazzino questa mi piaceva!

Saluti!