martedì 26 agosto 2014

La lunga traversata.

2800 km.
4 giorni.

Ne abbiamo fatta tanta di strada, non solo in questo ma in tutti i viaggi fin'ora. Mai ci era capitato di farne così tanti tutti d'un fiato... Non sembrano così tanti, ma si può riflettere su questo:
- sveglia presto (alle 7:30 circa)
- colazione quando capitava, vestirsi e chiudere i bagagli
- infilarli nel baule (che voleva scoppiare)
- partire
- viaggiare fino a sera
- desiderare di morire nel letto e invece raccogliere le ultime forze per fare un giro serale (fosse anche solo per mettere qualcosa sotto i denti)
- tornare nuovamente a letto e ricominciare.

Abbiamo fatto questo per 4 giorni filati, la mia Principessa mi teneva in forze mentre io tenevo in forze la moto e la moto teneva in viaggio noi.

Abbiamo superato di nuovo i 35° della Turchia, abbiamo superato le dogane mentre il sole ci cuoceva dentro le nostre tute... Eravamo pronti a questo, ma non a superare un fronte atmosferico: fino alla Bulgaria c'era alta pressione e caldo pazzesco, in Croazia piena bassa pressione, la Serbia nel mezzo. Non ho mai portato la moto dentro un vento simile, sferzate da tutte le direzioni senza pace, il casco che vibra insieme al cupolino, la carena anteriore che rompe tutti i ganci e rimane appesa solo per le viti, noi che balliamo come una nave in tempesta...
E finalmente Croazia, dove il confine pare tenere dentro di sè il resto del maltempo, dove il vento cala e l'aria gelida ci aggredisce: 16°, asfalto fradicio ma neanche una goccia contro di noi, solo pezzi di ghiaccio che ci colpiscono ogni tanto (grandine?).
Zagabria, quella città dove è iniziato il nostro torrido viaggio è ora la capitale del freddo, e noi non abbiamo neppure una felpa... Ci rifiutiamo di uscire a cena con le giacche luride da moto, perciò maglietta e pelle d'oca. Gelido clima e calde persone, che ci accolgono con ottima birra e fantastica carnazza, qualcosa che ci rimette al mondo e nello stesso tempo ci manda a letto completamente finiti.

Ripartiamo e i guai al motore si fanno gravi, la moto non prende quasi più giri mentre una pinza dei freni si blocca definitivamente e pretende un paio di calci per aprirsi... Ultima tappa, Clusone. Direttamente dall'oriente portiamo i nostri doni ai nonni della Moglie, dove ci accolgono con un buon caffè italiano e invito a cena: pasta! Sicuro che restiamo per cena!

Gli ultimi km scorrono bene, in autostrada il Pachiderma fila che è un piacere, tutt'altro discorso quando abbandoniamo l'autostrada per raggiungere il nostro paesino. Ormài siamo alla frutta, anche ripartire da un semaforo diventa difficile, ma ormài ci siamo... Dai che ci siamo... È fatta.


Ed ora un pò di numeri, che ai motociclisti piace sempre dare i numeri!

- 7066km totali
- 16 giorni
- 6 Stati (Italia-> Slovenia-> Croazia -> Serbia -> Bulgaria -> Turchia)
- 2 e 1/2 Capitali (Zagabria -> Sofia -> Istanbul non è la Capitale ma meriterebbe il titolo!)
- xx (numero imprecisato) di Kay al giorno (Thè Turco)

Oltre ai numeri le magagne del Pachiderma (che ha 112milakm ed è stato tirato come un maledetto).

- 3kg di olio
- pinza del freno anteriore completamente bloccata
- guai ai carburatori (o alle membrane di depressione)
- spezzati tutti i ganci della carena anteriore, rimane attaccata per le viti (colpa del vento assurdo)
- rottura di uno connettore per l'accendisigari impossibile da rompere
- 1 camera d'aria squarciata (e riparata con pezze da trattori)
- telai portaborse piegati dal peso esagerato e dalla guida poco gentile
- il resto funziona ancora!

Infine... rapporto dei piloti!

- crampi atroci agli stinchi che ancora non mi lasciano in pace di notte
- ginocchio destro che migliora dopo una storta presa in un parcheggio (la moto si è insabbiata e non avevo intenzione di andare in terra)
- lombare in recupero
- collo che scricchiola come un asse di legno
- morale... ALTISSIMO! Peccato che sia finita!
- ... per le impressioni della mia dolce Zavorrina lascerò la parola a lei, che ancora dorme beata mentre io scrivo tutto questo... I famosi crampi agli stinchi non solo mi svegliano, ma poi col piffero che riesco a tornare a dormire!

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Ora resta solo da sistemare i bagagli e riparare la moto, che nel frattempo è a riposo... ne ha bisogno tanto quanto noi! Ci vorrebbe una vacanza per recuperare da questa vacanza!
Nei giorni a venire inizierò a sistemare i precedenti post e a caricare le più belle foto del momento visto che Blogger non funzionava bene sul mio cellulofono.

Cos'altro potrei dire? Che questo viaggio mi ha cambiato molto... ci ha cambiato molto... Nei tempi a venire capirò cosa si è mosso dentro di me.

Spero che in queste pagine ci sia almeno un piccolo pezzo di questo viaggio, che chi ha letto possa anche solo lontamente sentire i profumi dei posti che abbiamo visto, sentire il caldo torrido sulla pelle, sentire il suono di una motocicletta che passa sulla steppa e... si, sentire paesaggi che non puoi vedere con gli occhi.

Andrea e Mara ("Garello" e "Garella")

sabato 23 agosto 2014

Sei cambiato (non sei lo stesso che è partito)

Mi frullava nella testa nel momento esatto in cui uscivo dalla camera dell'hotel e respiravo nuovamente Istanbul... La mia personalissima Istanbul, la nostra Istanbul.

Mi guardavo con la mia Dolce Metà e mi sentivo diverso, solo una sensazione, un'emozione, ma lo sentivo così forte che non potevo che crederlo possibile.
Come se una città potesse strapparti un pezzo e tenerlo per se, aspettando ogni giorno il tuo ritorno...
Come se la stessa persona che ha fatto l'ingresso in Turchia proprio da questa città non sia la stessa che ci rimette piede andandosene.

Negli occhi di mia Moglie la sensazione era identica, un anno di lavoro per cambiare finalmente aria e poi scoprire che è proprio l'aria che cambierà te.

Grazie Istanbul. Ci si vede presto...

venerdì 22 agosto 2014

Giro di boa (cose Turche)

Cose Turche per davvero!!!

Questa mattina abbiamo archiviato Goreme, la nostra Cappadocia personalissima! Ieri è stata una giornata esagerata, svegli dalle 4:30 abbiamo... volato in mongolfiera!! E mica si può farlo tutto il giorno, quindi alle 9 eravamo già scesi di nuovo a terra, pronti ad arrampicarci nel museo a cielo aperto, sui sentieri... A salire e scendere dalle dune con il Transalpone... E poi di nuovo in camera, a riorganizzare tutti i bagagli, a recuperare tutto lo spazio possibile per i pensierini! E via, a godersi il tramonto dal punto migliore (e ovviamente più alto) di Goreme! Tutto con minima di 35°! Poi cena, poi caccia ai pensierini... Poi letto. Da questo precedente inizia il giro di boa, 750km per raggiungere Istanbul e la nostra ultima notte Turca.

Il risveglio tardo, alle 8. Stanchezza esagerata, cotti dal sole cocente di Goreme. Febbricitanti. Carichiamo tutto (fortuna che era già pronto) e dopo colazione molliamo la Cappadocia direzione Ankara.
Avevamo in programma di passare sul lago salato, il Tuz Golu, e purtroppo lo abbiamo fatto. Se il morale era febbricitante lo scontro con questo lago (il 2° lago salato più grande d'Europa) ci ha veramente fatto incazzare. Ogni accesso chiuso (la strada che lo affianca è stata alzata di almeno 30cm e non ha piazzole), il punto dove è libero è diventato una vera schifezza: strada chiusa, baracche dove cercano di VENDERE SALE, un chiosco veramente messo male e l'accesso. Completamente rosso, marrone, nero... Zone su zone dove vengono lavate cisterne di bitume e asfalto, rifiuti... Mare salato splendido e candido un piffero!

Ripartiamo ancora più abbattuti, i km non passano proprio, è la tappa più dura e già lo si sapeva... così è anche peggio.
I centinaia passano, la sofferenza muta in speranza e ormai Istanbul è praticamente alle porte quando a 50km inizia l'inferno. Traffico. Atroce, ingestibile, completamente anarchico e veramente pericoloso.
Auto che si lanciano tra le corsie, furgoni che si buttano in emergenza, bus ovunque che si bloccano cercando di passare dove MAI potrebbero passare...
Io spesso ho guidato nel traffico di punta, ho preso anche una certa dimestichezza con il peso e le dimensioni del nostro Pachiderma. Me la cavo bene, ma non ho mai provato a passare in una simile bolgia!
Alla fine ho dovuto farlo, far passare e svicolare la nostra motorazza come fossimo sciatori tra le bacchete, slalom gigante tra i Turchi finché non mi hanno chiuso tra due auto e... Scriiiick, la borsa sinistra striscia sul culo di un auto mentre la destra striscia sul muso dell'auto che mi schiaccia.

Non c'è problema, ho la 1° inforcata e con un po' di gas continuo il mio slalom. Voglio la mia doccia fresca e mangiare kebap come se non ci fosse un domani.

..........

I Turchi nel traffico guidano come se non ci fosse un domani, per alcuni di loro è davvero così.

La Nostra Mecca

Non voglio dar parole a questa pagina, potrei raccontare di aver fatto sterrato tra i camini, di aver guardato le stelle... No, voglio che a parlare siano solo le immagini, appena rientreremo le caricherò qui.
... La nostra Mecca!


























giovedì 21 agosto 2014

Verso la Mecca del nostro Viaggio

Eccoci al giro di boa. Sembra già diverso tempo che siamo qui e invece non sono neppure 24 ore. Goreme, Cappadocia.
Partivamo da Antalya, 550km, considerando che saremmo rimasti 2 giorni qui non era eccessiva... Ma.

Ma appena abbiamo tentato di lasciare Antalya il Navigon è andato nel pallone. Ci dava solo la strada principale da 740km (e sticazzi) mentre la diretta per le montagne lo mandava in freeze. Direttamente nel centro città, che non è piccola e non sai dove puntare la moto! Ti alzi presto per viaggiare col fresco, con calma... ti ritrovi a buttare le mezzore nel tentativo di prendere direzione!
Problema risolto, cime montane in lontananza e si sale, si sale... Fino a 1800m sul mare, con tanto di cartello e nome del passo! Dimenticato (ma fotografato, quando torno sul mio PC scoprirò dov'ero).
Passate le cime inizia un altopiano da 1000m secchi che ci accompagnerà per moltissimi km, dove è il nulla a farla da padrone insieme ai mulinelli di sabbia che dipingono il cielo di terra.
Splendido.

Alle 14 siamo all'ultimo bivio, mancano 75km a Goreme che... TAC! La moto inizia a sbandare e saltellare, davanti ho una stazione di servizio e attaccata c'è la baracca di un gommista. Mi fermo, posteriore a terra e piantata dentro una bella autofilettante nuova di pacca.
200km senza un gommista, buco e ne ho uno davanti. I "casi della vita".
Non sto qui a manfrinare su quanto ho impiegato a smontarmi la ruota (2 minuti) o su quante bestemmie alzavo mentre il "gommista" con le sue leve da TIR mi strisciava il disco dei freni sul cemento.
Manfrino sul cambio camera, per fortuna avevo dietro la mia di riserva visto che il loro ricambio era una 90-R14 da mettere su 120-R17! Al più potevo usarla come ciambella per nuotare!
Camera cambiata, sMadonnaTa quando stava per troncarla con la leva (e pure ride, mentre io sudo freddo sulla mia unica camera sana) e poi mi rimonto la ruota.
Ci provo, perché il gommista pretende di cacciarla a cazzo, il suo amico ravana sulla pinza dei freni e io non riesco a metterli a bada finché non intervengo con il mio Italiano incazzato!
Con calma, delicatezza e senza rompermi le balle!
Montata, serrata ed ecco che spunta "un pezzo che non serve", altro non era che la molla di stop delle pastiglie. Ma con i due meccanici intorno la cosa migliore è provare se funziona senza e montarmela lontano dalle loro mani!
Tutto a posto, per fortuna la camera non si è tagliata e si riparte dopo un giro di tabacco che non finiva più! Ho mezza sigaretta rollata, la prende il gommista. L'altra mezza la prende l'amico e quando me ne rollo un'altra un vecchio mi gira intorno... Vabbè, fumatevi anche questa! Datemi almeno una sigaretta turca!

Ripartiamo, soddisfatti di essere ancora in moto anche se un pelo preoccupati: zero camera di scorta dietro, nessun gommista dove procurarla. Se buchiamo (e squarcio di nuovo) non me la caverò a buon mercato. Vedo un gommista vero, mi fiondo e cerco di farmi capire... In turco...
Avevo un'insana voglia di piombare dentro e cercare, ma meglio usare la diplomazia, quindo ritolgo la camera dalla sua custodia (avete mai provato a piegarne una?) e gli faccio vedere lo squarcio... La può riparare!!
Ok, prende il suo frullino, raspa giù tutto, prende la pezza e via! Grande come lo squarcio... Ma aspetta, soluzione! Una pezza più grande!!! Grande come una mano, la pezza più grande che io abbia mai visto!!! Ce la appiccica sopra et voilà!

Nessuna voglia di testarne la tenuta... 5km dopo abbiamo trovato 8 gommisti enormi di tutte le marche conosciute... Vabbè, magari quando ripartiamo domani proviamo a comprarla nuova!

... Avventure Turche!

mercoledì 20 agosto 2014

Chicce da non scordar!

Ci sono momenti di un viaggio che non puoi scordare!

- se la Donzella dice che abbiamo l'albergo davanti al mare, l'albergo è davvero davanti al mare. In piena zona pedonale.
- se dirà "in mezzo al centro storico", allora dovrai prepararti a passare non solo in mezzo al centro storico, ma anche nel mercatino, tra la gente, tra le bancarelle e i pallettoni.
- 98km/h ok, 102km/h problem. (testuale del poliziotto che ci ha multato)
- il Navigon ha 44 mappe + 1 omaggio. +1 omaggio è la nazione Turca, che ovviamente si blocca nel centro di Istanbul o in qualunque momento in cui una cartina MAI potrebbe servire.
- nel gran bazar bisogna prestare attenzione, altrimenti riusciranno a convincenti a comprare un tappeto. Che non volevi comprare. Di cui non ti è mai fregato un piffero.
- se sono presenti due corsie ci passano due auto. Ma anche tre. O quattro, possibilmente contemporaneamente.

... to be continued...

martedì 19 agosto 2014

Burocrazia Turca

Qualcosa che i Turchi dovrebbero esportare è la loro fantasmagorica burocrazia! Perché?

- radar nascosto tra un albero, il culo di una Sagan e la mammella di una vacca
- trafik kontrol dove il poliziotto ci aspetta per fermarci
- dopo il controllo passaporti scatta la multa perché... Con sguardo costernato mostra 4 DITA con la mano
- non apro bocca credendo 40 (????) e invocando Hanubis di perdono, maledicendo il cartello dei 70 che non ho visto (????) e scoprendo solo alla fine che la violazione è di 4km/h. (102 al posto di 98)
- il poliziotto si scusa dispiaciuto...

Da qui inizia il lento declino. La multa si paga nei PTT, quindi ci rechiamo al PTT e scopriamo che solo i Turchi possono farlo. Non noi.
Dobbiamo andare nei PTT grandi, ma le code sono di... 4km!
Allora chiediamo lumi e ci dicono che dobbiamo pagare in banca, e il rimbalzo è ancora dietro l'angolo: ci serve un Maliye! (ufficio delle tasse)
Raggiunto e trovato deserto, preso il giusto sportello e... Pax number! Devo registrarmi all'ufficio delle tasse! Al 2° piano! E con la fotocopia del passaporto! Che non ho! Che dobbiamo fare fuori perche L'UFFICIO DELLE TASSE NON HA FOTOCOPIATRICI!
Impresa al termine, la Moglie copia il passaporto fuori e io ottengo il Pax Number!
Ufficio dell'inizio, consegno tutto e... Paga allo sportello accanto, perché il tizio scrive e l'altro riceve il danaro!

E io che volevo bruciare tutto alla dogana... Non sarebbe stata educazione, ma se davvero vuoi multarmi cosa ne dici di PRENDERLI QUESTI SOLDI??

UHAHAHAHA!!!

lunedì 18 agosto 2014

4 passi antichi!

Come altro potrei definire Efeso? Pamukkale??

Posti incantevoli, luoghi dove il tempo ha ricoperto di sabbia millenarie città e preservato fino ai giorni nostri simile bellezze...

Efeso, un'intera città che è arrivata ai giorni nostri intatta, al più ha solo bisogno di essere rimontata! Pazzesco poter camminare tra le rovine, sedersi sui gradini di enormi teatri, varcare la soglia dell'antica biblioteca... Respirarne il profumo, pensare che antiche persone vivessero tra quelle mura. E noi ci abbiamo messo piede.

Pamukkale è di un'altra pasta, è un'intera collina spianata dagli antichi... Peccato aver avuto poco materiale per capire cosa guardavamo, ma ciò che i nostri occhi hanno visto è impossibile da descrivere.
La stessa atmosfera di Efeso, la stessa emozione nel camminare sugli identici pietroni sconguassati dai terremoti, e poi vedi la collina calcarea... È di calcare?
Anche qui la documentazione è lacunosa, ma posso certo dire che sembrava di essere su una lingua di neve, col vantaggio di un caldo torrido (oltre i 40°) e delle vasche (vuoi mettere che refrigerio?)

In conclusione posso solo dire di non aver mai messo piede dentro la storia come in questi luoghi, in Italia sarebbe tutto recintato per preservarne la condizione. Non ho un opinione in merito e non so se questo cambierà in futuro, però posso dire: noi c'eravamo!

domenica 17 agosto 2014

Ameno Bodrum

Ameno non vuol dire "difficile da raggiungere", ameno vuol dire "colmo di amenità"!

E le amenità di cui parlo sono colme di turismo sfrenato, di una città completamente votata all'occidente. Probabilmente qualcuno ha passato del tempo nelle cittadine mediterranee delle riviere, fatta di happy hour e musica a manetta, di locali esclusivi e grandi bevute... e vuoi non infilarci delle donne scosciate?
Il risultato è stato di prendere una bellissima cittadina e trasformarla nelle capitale del caos e della perdizione.
I Turchi che passano qui il loro tempo si trasformano nello stereotipato cumenda in vacanza, vieni circondato da negozietti di souvenir di pessima fattura e ogni due metri un procacciatore di clienti cerca di infilarti nel suo locale.
Intorno vedrai molti uomini con fare schizzinoso e donne vestite (svestite?) con molto poco gusto.

Tutta questa manfrina per dire cosa? Bodrum è la Grande Mela della Turchia, ognuno viene qui per dare il suo morso personalissimo, che si tratti di fare due soldi o far invidia ai propri amici. Per il proprio selfie al Halicarnas o per mostrarsi con una mascherina a ballare su un palo, per fermarsi in una camera da letto a ore su una barca.

Per la giornata in mare sulla "Vikings of the Bodrum" a nuotare in mare splendidi e per il cocktail sulla sdraio, per la cena sulla spiaggia a pochi metri dal mare e per la splendida vista che nessuno può negare.

Una Bodrum a due velocità, ti appare bellissima e grottesca ad ogni passo che muovi. Quello che non cambia è la certezza che incontrerai una Turchia con persone di tutt'altra specie. Mi pare "all'italiana"...

venerdì 15 agosto 2014

Popolo meraviglioso

Come altro potresti definirlo? Sei fermo in un benzinaio completamente cotto dal sole a piombo, ti offrono di sederti ai tavolini, sotto l'ombra... Bevi qualcosa di fresco e di improvviso arrivano con un profumatore da auto con la bandiera Turca e delle salviette rinfrescanti... Come regalo ai viandanti che arrivano dall'Italia con la loro moto. In qualche modo onorati dalla nostra presenza, mentre noi lo siamo dalla loro gentilezza. Ovviamente ci viene offerto il Kay, ma il tempo stringe ed è veramente un peccato dover già rimettersi in strada.

Al prossimo benzinaio fai di nuovo il tuo pieno, la mia Principessa si siede a mangiare qualcosa in un locale e i proprietari si preoccupano che io non mangi nulla! Beh, abbiamo superato i 40°, ho ancora diversa strada davanti e un colpo di sonno non mi serve... E allora paghiamo e andiamo, ma non prima che ci "obblighino" ad entrare al fresco e mangiare anguria e melone! D'un tratto i 40° non mi fanno più nessun effetto!

È questo che stiamo incontrando qui, semplicemente un popolo meraviglioso...

mercoledì 13 agosto 2014

Selfie col burqa (e altre normalità)

Alleggeriamo un po' il blog e passiamo alle stravaganti amenità che possiamo incontrare qui!

- Intanto la gente, incredibilmente cordiale, gentile, a modo loro molto calda e accogliente. Non capita spesso di sentire un simile benvenuto quando si è stranieri in terra straniera, potrei solo dire grazie.

- Selfie col burqa... Non ho realmente compreso a cosa possa servire, è forse per le partite a "indovina chi?"
Ovviamente non voglio mancare di rispetto a questa cultura, però è davvero assurdo fare "il selfie" mentre si rispetta millenarie tradizioni! Che poi puoi dividere in 3, integralisti, moderati e confusi! Ma la categoria turismo che gli si affianca qui è la 4°: scosciate col velo!

- Cibo! Eeeeehhh... Che kebab! Io non l'ho mai voluto mangiare dalle mie parti, i motivi sono ovvi. Qui invece è di casa, sempre cotto a puntino e veramente buono!! Poi tutto il resto che non racconterò ora!

- Hgs, inferno in burocrazia! Se non capisci che dopo la dogana devi farti la hgs, allora muori! Perché loro non te lo dicono in nessun cartello e tu potrai solo far suonare tutti i caselli che vuoi.
Non vuoi ficcarti nei guai e non puoi attraversare il Bosforo se non paghi, e non puoi avere la tua Hgs se non hai con te documenti, passaporto, patente, un pollo sgozzato e 3 carte da gioco.
In compenso quando avrai scovato dove la tengono (nell'ufficio più inculato di Istanbul) e avrai con te tutto il necessario... Allora l'impiegata Turca potrà darti accesso alle tanto agognate autostrade! Sarà anche gentilissima e parlerài di Ringhio Gattuso a mezzo ufficio!

Grrrrf!!!

PS: avevo dimenticato che dovrete fare questa caccia alla Hgs con 20km di guida scriteriata nell'assurdo traffico di punta!

Istanbul

Già... Non esisterebbero parole per descrivere quello che abbiamo visto e vissuto qui... Il brivido provato appena abbiamo ascoltato il muezzin che chiamava alla preghiera ci ha scosso, catapultati in una realtà mai immaginata.
Ed era solamente l'arrivo.
Vorrei poter dire di più, raccontare ogni emozione provata in questi 3 giorni, ma non basterebbero ore per farlo, e sinceramente voglio godermi tutto senza raccontare nulla per ora, egoismo puro.
Posso però dire questo: entrare a piedi nudi nella moschea blu, calpestare lo stesso tappeto dove migliaia di islamici pregano mi ha strappato un pezzo di cuore. Non si può raccontare ma solo vivere.
E che vivere...

domenica 10 agosto 2014

Trasferimento lento...

Già, ma anche "movimento lento", che poi tanto lenti non siamo, almeno sulla sella!
Resoconto molto blando e veloce, è più un mio promemoria che un vero post, partiamo dall'Italia!
Italia, crudele e vendicativa, Italia che non ci lascia nemmeno prendere l'ultimo espresso in autogrill da tante persone ci sono... Italia che cerca di stenderci con la sbarra del Telepass, mancandoci di un soffio!! Che tenta fino all'ultimo di bloccarci anche con la benzina!!!
Ora, tralasciando le battute, ma sarà possibile che gli unici 2 pieni di benzina lercia li ho fatti in Italia? Il risultato è un carburo così lercio che a bassi giri perdevo un cilindro, ovviamente in 20km di coda a scartare le auto ma... Niente, confine varcato e Slovenia! Pranzetto con Porceddu e patate e via verso Zagabria!
La città non l'abbiamo realmente vista, solo la cattedrale e tante chiacchiere davanti a numero birre... Quante persone che si conoscono con la birra!! Ma anche... "Rakja Connecting People!"
Ora siamo a Sofia, tappa di fuoco (per il caldo) e poco guidata, a parte la strada finale della Serbia... Passare da autostrada a strada campagnola in 50m è bello, farlo su un Enduro... Wroooommm...
Saluti a tutti!
Andrea e Mara


venerdì 8 agosto 2014

Turchia 2014

Già... Turchia, nientemeno.

E mi trovo qui, a diverse ore dalla partenza... Sono diversi mesi che io e la Moglie ne parliamo, ne discutiamo, progettiamo... Sembra non arrivare mai la data della partenza, il momento in cui devi girare la chiave e partire. Poi quel momento è quasi magico, passi i giorni prima ad attendere il giorno in cui finisci di lavorare, in cui finalmente devi ammucchiare tutti i tuoi vestiti... Significa che è giunto il momento. Significa che tutti quei ferri devono trovare posto sul cavallo d'acciaio, che ogni anfratto deve essere sfruttato, che devi avere più spazio possibile per i bagagli. Di lei.
Perchè i tuoi sono entrati in una sola valigia, hai anche dello spazio libero che doneresti con felicità sapendo quanto è prezioso. E lo è, perchè i vestiti della Moglie non solo non entrano tutti nella borsa e nella valigia, ma finiscono anche nel baule e probabilmente ancora non sono finiti.
Sempre così... E quando sarài in qualche sperduto luogo dove l'attrazione sono le rose del deserto, probabilmente ti accorgerài che ne valeva la pena.
Lei, bellissima, elegante... Viaggiatrice Fashion! Tu, con i vestiti giusto puliti... Giusto quello.

Grazie a voi Donne, che rendete i nostri viaggi ancora più belli.

Ci si vede ontheroad!

Andrea (Mara)