lunedì 27 giugno 2016

... mai capitato che...


che qualcosa non vada mai per il verso giusto.

Che la musica sia ad alto volume ma non riesca a stordire la tua mente. Che neanche una buona birra riesca a rilassarla.

Che tutto sia così chiaro davanti ai propri occhi e così oscuro alla propria mente.

Mi sembra di guardare la luna.

La luna è sempre stata lì, chissà da quanti millenni percorre il suo giro intorno alla nostra sfera blu... Dicono sia bellissima dallo spazio, io non l'ho mai vista e dubito. Dubito si possa andare nello spazio, dubito che uomo abbia messo piede oltre l'atmosfera. Atmosfera? Chissà se esiste poi...

Dubito... Essere o non essere, quell'Amleto dentro di noi che si lancia nei labirinti della mente, che saltella come un grillo pazzo, che canta come una fenice prima di incenerirsi, che brucia come un fuoco di paglia.

Fuoco. Fuoco che arde la mia anima, che la avvelena con i suoi fumi pestilenziali, che riempe i miei polmoni e li fà tutti neri... Scuri, nero notte.

Notte, come quella notte che ti capita ogni tanto, dove non chiudi occhio, dove bruci i sogni.

Sogni, come quelli che affrontano la realtà, che si scontrano contro un tir... La luce in fondo al tunnel? I suoi fari, su mille ruote galoppanti.

Al galoppo, come un cavallo lanciato sulle praterie... Quei deserti americani, quella death valley dove ogni tanto incontri lo scheletro di qualche deficiente.

Deficiente... Dicono venga dal verbo deficiere, mancare, dico che sia solo un sinonimo di pirla. Di grandissimo pirla se vogliamo.

E poi? Poi dove vuoi andare? Righe lanciate sul monitor, parole sparate con rabbia, la mente confusa che si ribella al controllo, che non ci stà più.

Perchè poi non ci stai più dentro... Hai un karma, dieci karma, eppure ti mollano prima o poi, e anche se li affoghi nella musica alcolica loro stanno a galla, nuotano via e ti lasciano senza pace.

E tu? Tu ti fotti.
La rabbia si sviluppa in modo che non credevi possibile, ti sale dalle viscere e cerca di esplodere... Sei stanco, sei esausto... Rischi sempre di perdere il controllo, e quando ti ci avvicini ormài scopri che sei esattamente uguale, anche a ruota libera.

E guardi la luna? E chissà quanto continuerà a girare intorno al mondo... di quello che hai dentro ricorderà forse una parola... anche tra un milione di anni.

lunedì 20 giugno 2016

La retta via


Non era mai successo.

Da quando ho intrapreso questo percorso fotografico, così come viene chiamato, non era mai successo di portare a casa quello che volevo.
Bado bene a quel che dico, non parlo di foto belle, di foto che lasciano il segno, tutt'altro... inizio il mio primo progetto.
Mi sembra strano, ho l'idea. Completamente confusa da una nottata insonne, completamente distorta, ma si è palesata davanti a me.
Sullo schermo.
Mentre curiosavo gli ultimi scatti, mentre giocavo con livelli e ombre... Curiosavo, giocavo... di colpo eccoli: gli scatti che mi occorrono.
Tutti, tanti... Precisi! Sono loro.

Mi è arrivato dritto negli occhi come un treno merci, come un cazzotto in faccia.
Solitamente credi di aver fatto bene e ti accorgi di aver fatto malissimo... ci sono abituato, fà parte del mio allenamento, della mia crescita. Fà parte del gioco. E no, non voglio restare ingabbiato nella insoddisfazione, nella perenne ricerca dello "scatto perfetto". Non esiste per me quel tipo di scatto, non lo cerco, non lo voglio... Voglio soddisfazione, e oggi... prima volta... eccola qui.

... e adesso si comincia sul serio.

giovedì 16 giugno 2016

Il figlio d'America


Ciao Mamma.

Che strano scriverti qui, sulla tastiera del mio computer. Il figlio d'America, il figlio lontano partito per un lungo viaggio... Naaa, sono qui a 4km, eppure è come se fossi andato via per sempre, come se a separarci ci sia un'oceano e un pezzo ancora di terra.
No, non è così...
4km, forse qualche centinaio di metri in più... Eppure sono via, ho dovuto prendere una strada che mi ha portato sulla luna, in un altro mondo, lontano come solo chi prende una nave può immaginarlo...

Ti scrivo oggi, a pochi giorni dal tuo compleanno... Mi pare che ne fai 64, accipicchia! Ne ho già perso uno, ricordo l'ultima sera in cui eravamo una famiglia quasi normale, quasi come tutte le famiglie lo sono. Ognuno ha i propri difetti, ma alcuni difetti sono enormi, impossibili da accettare.
E tu? Tu nel mezzo, al centro di una guerra che non è mai finita, una eterna terza guerra mondiale.

Ho pensato di fare qualcosa... Voltare le spalle a quello che era mio padre mi ha spezzato in due, mi ha veramente fatto male. E lui? Lui ha compiuto per l'ennesima volta quel passo falso da cui non si torna indietro, è arrivato al punto estremo in cui non esiste nè rabbia nè perdono, esiste solo tristezza e indifferenza... Ci ho messo veramente tanto a trovare nuovamente la mia serenità.

E tu nel mezzo. Una guerra mai sopita.

Vorrei dirti che mi dispiace, vorrei poter fare qualcosa di più che mettere nero su bianco... Ma non si può più ormài, spero solo di non pentirmi un giorno.

Beh, direi che ho scritto abbastanza cose inutili, ora vorrei scriverti cose più belle, qualcosa che viene dal cuore e non sia triste.

Ho una moglie splendida, sono felice... Lo siamo, io e lei. Una vita incredibile, sai? No, decisamente niente bambini per ora... Abbiamo già i nostri due gatti, sono cresciuti nel frattempo... Per qualche erede aspettiamo un pò, vogliamo goderci la nostra vita ancora per qualche anno, viaggiare in moto... quella grossa è morta purtroppo, a fine anno cercheremo di comprarne una nuova, nel frattempo dobbiamo arrangiarci con la sportiva... pensa, Sicilia in 2 con quella Ducati nera... Non chiedermi dove metteremo i bagagli, non l'ho capito neanche io!

Abbiamo una casa a pezzi. Alla fine sì, il mutuo ce lo hanno dato e ora viviamo in taverna, due stanzette dove passare la nostra vita finchè il tetto non torna al suo posto... e dopo? Dopo sarà veramente una casa bellissima, avremo la cucina nuova e una bellissima camera da letto... Una parete in pietra, una scala che sale fino al tetto, sarà un piano tutto nuovo che riempiremo di libri e buona musica, un giradischi... Ah sì, avremo anche una figata di lavastoviglie! Non dovremo più lavare i piatti a mano, non vedo l'ora!

Altro? Si, altro... Ci siamo appassionati alla fotografia... Abbiamo incontrato un club proprio qui a Carbonate, si trovano il martedì... Noi usciamo di casa a piedi, stiamo alla sede a chiaccherare e ridere e imparare, poi... Freccia Nera! Usciamo e andiamo a berci una buona birra, anche due... insomma, rientriamo a notte fonda, però belli contenti!

... Altro? No... Non ho molto altro da raccontarti...

Ti voglio bene Mamma... Non dimenticarlo mai.

Andrea

lunedì 13 giugno 2016

Io ti vedo


Io ti vedo.
Non ho parole più precise per dirlo.
Niente potrebbe mai descrivere con maggior forza quello che provo per te.
"Vedere" dicono sia qualcosa di superficiale, la differenza tra "sentire" ed "ascoltare".

Non per me.

Alle parole ognuno dà il proprio peso, all'interno del contesto ogni singola lettera può perdere senso o strappare l'anima, tutto da una singola lettera. Pensare alle parole, a intere frasi, pensare a interi brani... Pensare a quanto il linguaggio scritto possa essere potente, la forza della penna maggiore di una spada. Dicono che ne ferisca maggiormente una Bic usata su un foglio straccio che una stilografica in mano ad uno stolto.
Parole.
Parole che leggi, che tu fai entrare nella tua anima dagli occhi.
Le vedi.
Non devi guardarle, non importa molto la calligrafia, devi solo vederle. È solo quando impari a vederle che riesci a farle tue, a usarle come benzina nella tua immaginazione e creare interi mondi.
Chi scrive crea infiniti universi, ognuno li popola con i propri pensieri, con i propri personaggi. Posso dire che tizio aveva la barba e i capelli arruffati, chissà come lo immaginereste voi... Potrei dire che lei sorrideva, non solo con le labbra... Cosa immaginate ora?
Le vedi. Sono solo lettere legate insieme. È all'interno che trovi gli universi. E quando diventi bravo? Quando diventi davvero bravo riesci a scrivere e leggere all'interno delle righe, negli spazi vuoti, tra le righe stesse.

Io ti vedo.
I miei occhi incrociano i tuoi... Non c'è più l'iride con i colori del bosco, non c'è una pupilla che diventa grandissima quando ti emozioni... Non c'è più nulla, solo un'Anima incredibile, bellissima e in multicolore, piena di ogni luce...
Mi posso specchiare lì dentro, perdermi come se nulla sia mai esistito prima

... adoro perdermi

domenica 12 giugno 2016

Un cerotto per tutto.


La scocca della 3200 è andata.
Rientramo dopo tre giorni di vacanza, dopo decine di km di Lucca e dintorni, dopo ore di camminate... Rientro la sera della domenica, scarico le foto e carico la batteria.
Il giorno dopo rimonto tutto, e il tutto cade: lo sportello è andato.

Mi sembra una barzelletta, questa volta non gli ho fatto nulla! Eppure il segnetto c'era già prima, ancora dallo scorso anno... Un anno intero prima di mollare un altro pezzo, praticamente cade a pezzi!
Nulla che una strip di scotch non possa tenere assieme, non è molto professionale ma la macchina mi serve! Almeno posso tenerla ancora tra le mani, poi è bastato trovare della buona Attack per rimettere tutto al posto giusto!
Il pezzettino alla scocca
la scocca alla gomma
le dita alla scocca e alla gomma tutte assieme
... la macchina alla mano.
In pratica sono diventato parte della macchina.

Al club ormài sono una sagoma, quasi ad aspettare le ultime barzellette... e io non mollo, tanti di mi dicono di mollarla in assistenza, o nel sacco nero... e più me lo dicono più mi coccolo quel rottamino di plastica, manca poco che gli dico di non ascoltare queste brutte parole! La mia macchina è bellissima, non ha nulla che non và! Ha solo le sue particolarità:
- lo sfocus automatico
- l'esposimetro esoterico
- se non apri l'obiettivo prima di accenderla allora si blocca quindi devi rispegnerla e aspettare qualche secondo poi aprire l'obiettivo e accenderla e sperarare che parte come si deve altrimenti devi rifarlo di nuovo
- il flash, che tanto non uso visto che non và
- il bilanciamento del bianco...
- il sensore...

Bazzecole!
Bazzecole che hanno dato un carattere tutto particolare alla mia macchina, alle mie foto... Ho messo delle pezze a tutto quanto, ho imparato come regolarmi tutti i parametri al volo, ho fatto il possibile per fare in modo che quello che scatto sia quello che voglio.
Ora qualche problema in più ce l'ho, ma pare sia andato a posto... Se faccio foto con poca luce tutto diventa rosso... o azzurro... o giallo... Ho notato che lo fà anche la nuovissima macchina della mia Compagna, la differenza è che la sua è molto più tenue, la mia andrebbe bene per un set a luci rosse!
E va beh, qualche foto che butto... Quando credo di aver capito come impostare la macchina e ottenere ciò che voglio, pare che si aggiunga un accrocchio per ricominciare dall'inizio... Mi tiene allenato, non c'è che dire!

...

... il prof mi ha messo un pò sull'attenti... Si è chiesto se davvero sono io a tirar fuori le foto o se è la fortuna a farle nascere, frutto del caso e della macchina fritta...
Ho provato con la 3300... Che luce! Che definizione!! E che cazzo, esce esattamente quello che mi aspetto, solo molto meglio...
Per un momento ho temuto che avesse davvero ragione...

Ho un cerotto per tutto ultimamente...