giovedì 27 agosto 2015

... prima delle partenze...

Queste pagine girano davvero poco, forse intorno ho visto troppi blog dove si scrive "perchè si deve scrivere", sopratutto quando non c'è nulla da dire, e questo mi spinge a venir qui solo quando ho qualcosa da dire, da mettere nero su bianco per i miei ricordi.

Questa sera la mia dolce metà è via per un corso, ho tutta casa per me... Sarebbe figo se non fosse così grande e vuota senza di lei, ho tempo e non ho davvero nulla da fare.
Quando viaggiamo in coppia i preparativi sono veramente tanti, i bagagli (e le necessità) per due sono complicati da stivare in un baule e valige, occorre molto tempo e non sai mai se hai preso tutto, e controlli e ricontrolli... Perchè quando giro con la Moglie si esce la sera, i vestitini e i tacchi per lei, almeno una camicia per noi uomini ci vuole, il rischio altrimenti è quello di sembrare più stracciato di quello che sembreresti normalmente!
Quando viaggio da solo il problema sparisce, non devo "farmi bello" per nessuno, mi basta non puzzare come un maiale lercio! E anche il viaggio stesso è diverso, prendo la mia officina portatile e la stivo "ad cazzum", il mio spazio utile sono per i cambi e il sapone (notoriamente occupano poco spazio). Le destinazioni sono sempre le solite, delle sterrate che non finiscono mai, e più sono incasinate più sono divertenti, finchè finisce che ti ritrovi a morir di freddo in una tenda a 2000m con una maglietta e una fiaschetta di grappa!

E così tutto è più facile, stivata l'officina non devi far altro che aspettare di partire, stappare una birra e ascoltar buona musica finchè non è l'ora di abbioccarsi... Ed è quel piacere a cui non potresti mai rinunciare, goderti il nettare degli dei e marchiarti a fuoco il ricordo, perchè il giorno dopo daresti tutto per non essere in qualche anfratto montano a morir di freddo. E ci vorrebbe così poco a rendere l'esperienza molto meno traumatica, una calda felpona, un buon sacco a pelo... Lo dico sempre, non lo faccio mai: dicono che l'uomo sia fatto per soffrire, e io soffro.

Una volta tornato sono certo che porterò un nuovo racconto di quelli davvero fighi! Ora non mi resta che aspettare Morfeo e mettere la sveglia...


Sarà nostalgia, ma da ragazzino questa mi piaceva!

Saluti!

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