venerdì 1 luglio 2016

Confused


Spesso scrivo rivolgendemi al solito "lettore immaginario".
A volte scrivo rivolgendomi a me stesso
dedico a qualcuno qualche pezzo
non ho quasi mai scritto a vanvera.

A volte mi sfogo. Su carta virtuale imprimo le parole con forza, picchio la tastiera in modo nervoso, fà quel rumore da macchina da scrivere, mi immagino un secolo nel passato.
Quando quel ticchettìo era musicale, quando non esistava tasto CANC, quando non potevi ripulire dei paragrafi, solo barrarli o ribatterli.
Doveva essere frustrante... noi lo pensiamo poetico forse, ma secondo me giravano proprio le palle quando succedevano queste cose.

A chi scrivo? Parlavo di questo... A nessuno. A vanvera, se vorrà leggere.

Mi sono sempre pensato "speciale", diverso... Ho sempre creduto in quello che facevo, ho sempre tenuto me stesso in forza, sono sempre "sul pezzo". E poi arriva la vita, quel treno merci del vecchio post, tu lo immagini e sai che arriverà. Arriva sempre, e anche se te lo aspetti farà un male del demonio.
Ti rompe il muso, ti spacca dentro, ti squarta senza nemmeno la cortesia di un fischio. Il momento prima sei in quel bilico tra ragione e rabbia, sei nella lotta con te stesso, l'uno e l'altro che si gridano entrambi la ragione.

E potresti chiudere gli occhi. Far tacere quella voce così scomoda, dargli della birra e farla assopire, sorridere anche quando sei triste... Non guardarti allo specchio soprattutto.
È un pò che non mi guardo allo specchio...
Perchè dentro ci vedevo me, provavo a sorridere e vedevo ancor peggio la tristezza, la rabbia...

E chiudere gli occhi... Chissà quanti lo hanno fatto, chissà quanti lo fanno. Vivere in quel limbo, in quel continuo "fregartene", oppure vivere in quella continua "gelosia", e niente fiducia, e il fegato si gonfia senza alcol.

Volermi bene... Ci vorrà tanto. Ho sempre sentito dire che la fotografia rispecchia l'occhio di chi la scatta, e guardando le foto dell'ultimo periodo ci vedo proprio me stesso, in tutto il suo sfacio.
Lo vedo io, sicuramente nessuno potrebbe immaginarlo, ma io lo vedo.

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