lunedì 25 luglio 2016

Notte brava


Inizia tutto così, forse meglio dire... finisce così.

La serata era partita bene, mi sentivo bene... Biliardo e birra con gli amici, prima ho giusto il tempo di scendere nel Comasco e tentare qualche scatto... Quella città un pò balorda, che ancora non mi aveva regalato nulla.
Passeggio, è solo ora dell'aperitivo e ho tutto il tempo per rubare qualche momento, qualche turista, qualche scorcio vuoto durante l'ora di cena... Non male come inizio, mi attardo ancora in qualche vicolo e poi salgo al locale, iniziamo a carambolare, birra, whisky... e grappa... e i tiri iniziano ad andare storti, e i suoni delle nostre risate si fanno forti, si fanno belli... una specie di addio al celibato 3.0.

Tiriamo tardi, non tardissimo ma siamo belli imbenzinati... Io ho il letto vuoto fino al mattino, nessuna intenzione di occuparlo da solo, così... torno a Como.

Parcheggio, impiego un tempo infinito per legare il casco e liberarmi dell'attrezzatura da moto ed eccomi di nuovo... turista! Macchina fotografica al collo e mi dirigo nelle vie.
Nessuno.
Non si muove una mosca, nessun rumore, solo qualche passante. Però c'è quel locale, 35 si chiama. Locale vecchio stile, panche enormi in legno e buona compagnia... Iniziamo.
Iniziamo a far caciara vecchio stile, entri solo in un locale e ti ritrovi a parlare di politica e università, di cani e panini, di america e viaggi in moto, in bici, in treno... per magia sono passate le 2.
Via!

Via e punto ad un altro locale, non ho intenzione di tornare a casa finchè non albeggia.

Al posto di raggiungere il Lucas mi trovo in una piazza, piena di gente, gremita... Birra e vino e cocktail girano dappertutto, intorno ragazzi e ragazze e donne e uomini e venditori di rose e accendini... un casino!
Sarà complice l'alcol ma mi ritrovo a parlare con un milanese divorziato, a spasso con l'amante, padre di due figli e di due cani... mi decanta la bellezza di questi ultimi, mentre la donna decanta la poesia di trovare un ragazzo che fotografa una città che dorme... che è sveglia... che non dorme mai quando vuole.
Nuovo personaggio in arrivo, bretelle e maglietta, cappellino e infradito... un cappellaio matto simpaticissimo, altre chiacchere e altra gente, divento l'attrazione... ovunque muovo un passo qualcuno si pone davanti all'obiettivo, e mi si chiede cosa, mi si chiede perchè... perchè voglio che Como mi regali degli scatti?
Una domanda strana... Come se mi avessero chiesto perchè sono uscito? Perchè ho preso la moto? Perchè vai a lavoro? ... perchè vuoi fotografare la gente di Como?
Perchè mi và. Perchè è la seconda città che navigo con la mia nave chiamata Niki, perchè ancora non ho pescato nulla da queste strade. Perchè è notte, e quello che si pone davanti al mio terzo occhio è qualcosa che non tutti hanno visto.

...

La nottata è continuata fino ad ora incerta, ed io per rispettare l'ora ho camminato con passo incerto fino alle mura, fino alla moto e fino al primo paninaro... la miglior salamella del mese.

Con il motore che borbotta raggiungo casa, nello specchietto il sole si affaccia timido... buongiorno.

Ps: la foto di apertura è l'ultima istantanea, il ricordo della mia notte brava... storta, ma così bella nel ricordo che è così che deve rimanere. Con quei colori, con quei riflessi. Così come la vedevo nei fumi.

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