martedì 26 agosto 2014

La lunga traversata.

2800 km.
4 giorni.

Ne abbiamo fatta tanta di strada, non solo in questo ma in tutti i viaggi fin'ora. Mai ci era capitato di farne così tanti tutti d'un fiato... Non sembrano così tanti, ma si può riflettere su questo:
- sveglia presto (alle 7:30 circa)
- colazione quando capitava, vestirsi e chiudere i bagagli
- infilarli nel baule (che voleva scoppiare)
- partire
- viaggiare fino a sera
- desiderare di morire nel letto e invece raccogliere le ultime forze per fare un giro serale (fosse anche solo per mettere qualcosa sotto i denti)
- tornare nuovamente a letto e ricominciare.

Abbiamo fatto questo per 4 giorni filati, la mia Principessa mi teneva in forze mentre io tenevo in forze la moto e la moto teneva in viaggio noi.

Abbiamo superato di nuovo i 35° della Turchia, abbiamo superato le dogane mentre il sole ci cuoceva dentro le nostre tute... Eravamo pronti a questo, ma non a superare un fronte atmosferico: fino alla Bulgaria c'era alta pressione e caldo pazzesco, in Croazia piena bassa pressione, la Serbia nel mezzo. Non ho mai portato la moto dentro un vento simile, sferzate da tutte le direzioni senza pace, il casco che vibra insieme al cupolino, la carena anteriore che rompe tutti i ganci e rimane appesa solo per le viti, noi che balliamo come una nave in tempesta...
E finalmente Croazia, dove il confine pare tenere dentro di sè il resto del maltempo, dove il vento cala e l'aria gelida ci aggredisce: 16°, asfalto fradicio ma neanche una goccia contro di noi, solo pezzi di ghiaccio che ci colpiscono ogni tanto (grandine?).
Zagabria, quella città dove è iniziato il nostro torrido viaggio è ora la capitale del freddo, e noi non abbiamo neppure una felpa... Ci rifiutiamo di uscire a cena con le giacche luride da moto, perciò maglietta e pelle d'oca. Gelido clima e calde persone, che ci accolgono con ottima birra e fantastica carnazza, qualcosa che ci rimette al mondo e nello stesso tempo ci manda a letto completamente finiti.

Ripartiamo e i guai al motore si fanno gravi, la moto non prende quasi più giri mentre una pinza dei freni si blocca definitivamente e pretende un paio di calci per aprirsi... Ultima tappa, Clusone. Direttamente dall'oriente portiamo i nostri doni ai nonni della Moglie, dove ci accolgono con un buon caffè italiano e invito a cena: pasta! Sicuro che restiamo per cena!

Gli ultimi km scorrono bene, in autostrada il Pachiderma fila che è un piacere, tutt'altro discorso quando abbandoniamo l'autostrada per raggiungere il nostro paesino. Ormài siamo alla frutta, anche ripartire da un semaforo diventa difficile, ma ormài ci siamo... Dai che ci siamo... È fatta.


Ed ora un pò di numeri, che ai motociclisti piace sempre dare i numeri!

- 7066km totali
- 16 giorni
- 6 Stati (Italia-> Slovenia-> Croazia -> Serbia -> Bulgaria -> Turchia)
- 2 e 1/2 Capitali (Zagabria -> Sofia -> Istanbul non è la Capitale ma meriterebbe il titolo!)
- xx (numero imprecisato) di Kay al giorno (Thè Turco)

Oltre ai numeri le magagne del Pachiderma (che ha 112milakm ed è stato tirato come un maledetto).

- 3kg di olio
- pinza del freno anteriore completamente bloccata
- guai ai carburatori (o alle membrane di depressione)
- spezzati tutti i ganci della carena anteriore, rimane attaccata per le viti (colpa del vento assurdo)
- rottura di uno connettore per l'accendisigari impossibile da rompere
- 1 camera d'aria squarciata (e riparata con pezze da trattori)
- telai portaborse piegati dal peso esagerato e dalla guida poco gentile
- il resto funziona ancora!

Infine... rapporto dei piloti!

- crampi atroci agli stinchi che ancora non mi lasciano in pace di notte
- ginocchio destro che migliora dopo una storta presa in un parcheggio (la moto si è insabbiata e non avevo intenzione di andare in terra)
- lombare in recupero
- collo che scricchiola come un asse di legno
- morale... ALTISSIMO! Peccato che sia finita!
- ... per le impressioni della mia dolce Zavorrina lascerò la parola a lei, che ancora dorme beata mentre io scrivo tutto questo... I famosi crampi agli stinchi non solo mi svegliano, ma poi col piffero che riesco a tornare a dormire!

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Ora resta solo da sistemare i bagagli e riparare la moto, che nel frattempo è a riposo... ne ha bisogno tanto quanto noi! Ci vorrebbe una vacanza per recuperare da questa vacanza!
Nei giorni a venire inizierò a sistemare i precedenti post e a caricare le più belle foto del momento visto che Blogger non funzionava bene sul mio cellulofono.

Cos'altro potrei dire? Che questo viaggio mi ha cambiato molto... ci ha cambiato molto... Nei tempi a venire capirò cosa si è mosso dentro di me.

Spero che in queste pagine ci sia almeno un piccolo pezzo di questo viaggio, che chi ha letto possa anche solo lontamente sentire i profumi dei posti che abbiamo visto, sentire il caldo torrido sulla pelle, sentire il suono di una motocicletta che passa sulla steppa e... si, sentire paesaggi che non puoi vedere con gli occhi.

Andrea e Mara ("Garello" e "Garella")

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