giovedì 11 agosto 2016

Italia Coast to Coast

Dalla partenza per questo viaggio possiamo contare 3 giorni o 1200km... Se nessuno di questi numeri sembra voler dire molto è perché non hanno niente di eclatante, invece...
Invece siamo partiti all'alba di martedì, con una moto simile ad un asino, carica come un mulo e comoda come un cassettone di legno massello. Incredibilmente non ha risentito molto nella ciclistica, certamente ad avere la peggio sono le gomme: stracciate. Il caldo, l'asfalto drenante e i bagagli hanno creato il mix perfetto. Vedremo se fare un cambio in corsa, nel frattempo: Roma!
Mi sembra sia passata una settimana (era solo ieri) e mi sembra sia passata una vita dall'ultima nostra visita (10 anni). Ciò che conta è quello che abbiamo trovato: nulla.
Nulla di ciò che ci aveva emozionato tanti anni fa, un sacco di ricordi dispersi nella memoria che si sono schiantati sulla realtà: una città persa, una città che vive della sua storia arrancando per due lire, dove ognuno cerca di prendere qualcosa per sé... Una grande mela in salsa italica, dove ognuno vuole dare più morsi  che può... siamo al torsolo però.

La ripartenza è stata una favola, finalmente vento a favore che ci ha accompagnato sotto la Capitale, giusto una ventina di chilometri. Da li in avanti è stata  una guerra, una continua lotta contro le sferzate laterali, un tour de force fatto di muscoli tesi e nervi saldi, una lotta per avanzare... Nei momenti di relax viaggiavo con la mente, mi immaginavo il Desmo come un puma, nero e possente, che correva a perdifiato verso sud... Noi a cavalcioni... No, noi stessi il Puma, con cuori e pistoni che battevano all'unisono. Fino alla meta.

Bivongi... Attaccato alla costa Ionica, dalle nostre onorevoli coste dell'Olona fin qua. Ma questa è un'altra storia, ne parlerò nel prossimo pezzo, ora devo cercare di ordinare tutte le ossa rimescolate dalla traversata!

Nessun commento:

Posta un commento