lunedì 8 agosto 2016

Max

... e la stringo tra le mie braccia
come se fosse mia
Come se abbracciandola forte potessi catturarle l'anima
come se chiudendo più forte potessi trattenerla a me
così forte da non lasciar scorrere il sangue nelle dita.
Lo sguardo, il mio sguardo più duro si perde in tutta la sua bellezza
tutti i miei pensieri svaniscono come neve al sole
esiste solo Lei nei miei occhi
...e tutto svanisce
non servono unghie per difendere la nostra vita insieme
non serve il mio istinto e la mia forza per tenerla con me...
Mi ha scelto
ogni
giorno.





Ho sempre aperto con una mia foto. Ogni post, forse a volte ci mettevo anche un video davanti, la musica giusta per leggere tra le righe.

Anche oggi avrebbe dovuto essere così, ma è un giorno diverso come solo ogni sorgere del sole può essere.

Sabato abbiamo fatto una sessione di scatti con Max, un fotografo, un amico, non saprei neanche bene come definirlo. È oltre.
Avete presente quando conosci qualcuno di interessante? E non riesci a fartene un'idea, luci e ombre di una persona tanto forte quanto infinita... Non puoi inquadrarla, ogni volta che credi di aver capito chi hai di fronte ti sorprendi.
È moltissimi anni che fotografa, ne ha fatto uno stile di vita credo... Un burbero come lui ama definirsi, un buono se vogliamo, uno con i controcazzi direi io. Ma controcazzi grossi...

Ha avuto un'idea... Me e la mia Compagna per degli scatti, per una storia... Una storia di cui io avrei dovuto scrivere, forse dittici di immagini e parole... niente che io potrei mai fare.
Una storia in quattro scatti, qualcosa di semplice e incredibilmente profondo, se dicono di me che sono bravo con le parole, di lui si dovrebbe dire che va oltre la fotografia. Tanto bella quanto di carattere, in ogni pixel ci vedi lui in tutto se stesso... Lui.

Non io.

Credevo di poter fare bene, ho pensato di poter essere all'altezza ma quando ho visto gli scatti mi sono perso... Ho visto il suo occhio, ho visto la poesia con cui è venuto a catturarci, ho visto la gentilezza e la dolcezza di chi "chiede permesso", di chi non prende ciò che desidera ma fà il necessario per farselo dare.
Poesia, dolcezza... a vederlo non lo pensereste, è solo nel suo sguardo che potete leggere un piccolo pezzo della sua anima, quello che dicevo...
Parlare con lui come parlerei con qualunque amico, niente differenza di età o di esperienza: semplicemente uomini.

Il suo occhio, il suo personalissimo modo di vedere la realtà... No, non potrei mai mettere o aggiungere parole a qualcosa di simile, non dove siamo protagonisti e attori, soprattutto dove le parole non servono. Potrei fare altro forse, ma non posso scrivere dall'interno ciò che lui ha rappresentato dall'esterno. Come mi sento, come sento Lei, e come ci vedono da fuori, sono mondi paralleli che mai potranno incontrarsi... Unirli può essere fortissimo, unirli può essere l'atto creativo più sbagliato.

Rendo onore a chi ci ha mostrato un lato completamente inaspettato della Fotografia, rendo onore a chi mostra tutto il proprio modo d'essere. Onore a chi ci ha dipinto in modo completamente sconosciuto a noi.

Serve altro? Solo i ringraziamenti. Di cuore.

Andrea

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