lunedì 16 maggio 2016

Il bivio


Il cielo era ancora luminoso, il sole si attardava nell'andare a dormire...

Le giornate si stavano allungando, nonostante la sera si facesse avanti io potevo ancora vedere tutto.
Ciò che mi aveva portato su quella strada era ormai alle mie spalle, un turbinio di errori...
Voltandomi potevo vedere quella catena di eventi a cui avevo dato inizio, tutti i passi falsi in cui ero incappato, tutti gli sgambetti che mi avevano reso l'uomo che ero.

Un uomo ricco, pieno di vizi e potere, pieno di sè stesso. Ero così concentrato su quanto fossi diventato potente da perdere contatto con la realtà. Ero io stesso la realtà, ero il mostro su cui i miei dipendenti potevano sempre contare. Nessuna possibilità di redenzione con me, il primo errore era la scusa perfetta per umiliare il poveraccio che avevo di fronte. Per farne una vittima sacrificale, lo zimbello perfetto, il capro espiatorio per tutti gli altri. Homo homini lupus, ed io ero il capobranco.
Perfetto, forte, carismatico... Il ruolo a cui avevo sempre ambito, essere il padrone.

Non ho mai creduto che il mio essere un dio potesse in qualche modo essere messo in discussione.

No, a me non poteva succedere.

Cancro. Fulminante. Due mesi di vita. Due cazzo di mesi di vita.

Tutto il mio potere sbriciolato in un attimo, anni di lavoro e servilismo buttati nel cesso, ogni singolo passo si era mosso nel trasformarmi in quello che ero: un vincente. Un mostro. Un morto.

Un cadavere che ancora si muoveva sulle sue gambe, ancora per poco. Poche settimane per subire tutto il mio destino. Alle spalle sentivo solo le risate delle mie iene, pronte a sbranarmi e prendersi il mio posto. Chi invece non desiderava trasformarsi in me era più gentile, diceva che me lo ero meritato. Che avrei sofferto molto, che avrei sofferto tanto quanto io ho fatto soffrire.

Eccomi qui... L'ultimo bivio, a cui non posso fare alcuna scelta. Tirare dritto fino all'oblio, fino alle tenebre.

No, in effetti non voglio voltarmi e guardare quanta vita ho buttato nel nulla... Amori, amici... Non posso sopportare l'idea di non aver mai vissuto.

Farò una passeggiata... Ho pochissimo tempo, voglio portare con me quanto di più bello possibile prima dei saluti.

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