giovedì 19 maggio 2016

A muso duro


Ho una tempesta dentro.

Qualche giorno fà ho avuto uno scambio di parole con una grande artista... Già, per cambiare un pò il trip, parliamo di un grande fotografo. Questo è quello per cui è conosciuto, la realtà è che dietro ogni volto c'è un mondo.
Il suo era forte, era però negli occhi il problema: fuoco. Uno sguardo allucinato, il viso gentile e la voce calma di chi è a proprio agio. Insomma, lo considero tra le persone più interessanti che io abbia mai conosciuto. Nella nostra brevissima chiaccherata credo di avergli accennato la cosa, insieme a molto altro che tengo per me. Sembra strano, ma ho iniziato ad erigere dei piccoli muri tra me è il mondo, a creare dei piccoli ripari e rifugi... Questo da quando ho spalancato gli occhi e mi sono lanciato in un'avventura molto più grande di me. Sono sempre stato una persona sicura di sè, non sono infallibile ma mi sono sempre mosso in quello che sò fare meglio: amare, fare casino e andare in moto. Il lavoro è venuto da sè, metalmeccanico, e l'ho trasformato in qualcosa di decisamente appagante... insomma, mi sono fatto il mio piccolo posto nel mondo.
Sicuro di me, certo di comportarmi nel modo migliore che mi riusciva... E poi?
E poi l'arte. Come nutella spalmata sul cofano della macchina. Come un coccodrillo con gli occhiali. Insomma, non c'azzecco un cazzo.
Però ho sempre fatto foto, mi sarebbe piaciuto imparare di più di questo mondo, e così abbiamo fatto squadra anche in questa avventura: club di fotografia e lezioni base. Impariamo dall'inizio.
Le testuali parole della mia compagna sono state: "Stiamo facendo qualcosa di veramente figo!"

E via, nuove persone con cui conoscersi e scambiare idee, chiacchere... Nuove serate programmate il cui termine ci porta sempre in birreria, qualcosa di molto vicino a nuove amicizie. A legarci una perfetta passione comune. La voglia di mettersi alla prova, di far sempre meglio. La voglia di fare.
Tutto questo ci porta avanti, ci porta al primo evento: un'inaugurazione. I grandi sono impegnati in una mostra, nessuno vorrebbe rinunciarvi e forse qualcuno può far bene... La Donzella, io e un'altra coppia nuova come noi. Tre macchine in totale e quattro targhette da indossare all'evento: siamo inviati ufficiali!

Ammetto di essermi preparato al meglio, di aver preso il mio miglior sorriso e di essermi portato dietro tutto l'entusiasmo di una prima occasione! E vai di foto, e punta e scatta, come mio solito... e fin dal primo istante mi rendo conto di aver toppato alla grande. Ho creato soggezione, curiosità, un misto non ben definito che portava le persone a notarmi e a fingere di non notarmi quando inquadravo. Pose posticce, innaturali... Un vero disastro... Torno a casa sperando che il pc possa in qualche modo mostrare ben altro, naturalmente ho solo la conferma che il tasto CANC avrà bisogno di una nuova serigrafia.
CANC, canc, canc, canc... un'infinità di volte, un disastro di foto che spariscono nel cestino, inquadrature buone completamente sputtanate dai volti che immortalavo... Un vero cazzo di casino.
Il poco rimasto non era molto soddisfacente e ad ogni modo dovevo presentare la presentazione del locale... Un ritaglio leggero, un gioco di bianco/nero e qualcosa salvo... e pubblico... esattamente sotto le foto della mia Compagna... ed ecco la mazzata tra i denti che speravo di non prendere così forte.

Non è una gara, assolutamente, ho però pensato ad onorare l'idea, se è un'inaugurazione di un locale DEVO portare qualche foto del locale, almeno qualcuna, dopo potrò dedicarmi a qualcosa di più artistico... cosa che alla fine non ho fatto, presentando pochi scatti che mi sono parsi una vera schifezza.

Ammetto di aver ricevuto una legnata colossale al mio orgoglio, di aver anche pensato di essere nettamente incapace di fare questo hobby. Non mi sono depresso solo perchè ero veramente incazzato. E allora avanti, e allora non pianterò a metà qualcosa che ho appena cominciato. Dicono sempre che sia dura imparare, dicono anche che si deve puntare al meglio. E allora scatto, e mi prendo un'altra bastonata... e insisto, e prima o poi inizierò a fare bene, che diavolo!
Meanwhille, un dubbio amletico si sviluppa in me: abbiamo un nuovo evento a brevissimo, e questa volta ci saranno alcuni dei migliori a scattare. E io. Io e gente che con la macchina crea opere d'arte? Getto il cuore oltre l'ostacolo, il problema sarà quando guarderò le mie foto: getterò anche la macchina oltre l'ostacolo, e questa volta senza custodia.
Non è competizione, lo sembra, la realtà è che voglio fare bene... e no, non farò bene. Non ne sono capace, non ancora almeno, sarà per questo motivo meno dolorosa la legnata? Nei film, nei racconti, il protagonista riesce nell'impossibile proprio nel momento più difficile, io però non sono in un libro. No, sono qui in carne e ossa, la vita non è un film e le mie possibilità si riducono al lumicino. Potrei aggiungere che non ci sono più le mezze stagioni e infine chi l'ha dura la vince, praticamente il festival del luogo comune...

Mi rassegno... Che non vuol dire mi arrendo, vuol dire che affronterò la faccenda a muso duro. Devo farlo se voglio fare un salto di qualità, se voglio imparare da chi sicuramente ne sa più di me. Devo farlo se non voglio perdere il treno, se voglio fare strada... E non andrò con false illusioni o sperando in giudizi gentili, ci vado con tutto il mio bagaglio sapendo che potrei toppare veramente grosso. E vada come vada.

Speriamo che questa volta il legno sia meno duro.

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Qualche giorno fà una cara amica si è spaventata nel leggere uno dei racconti del blog... Vorrei solo dire che le parole devono emozionare, far riflettere, coinvolgere... Proprio come nelle foto, la stessa emozione in un altro vestito.

2 commenti:

  1. Grande ... questo è lo spirito giusto ... non mollare ... ricorda che anche chi ne sa più di te, o pare saperne più di te, ha sempre qualcosa da imparare ... e gli errori o le "schifezze" servono a crescere ... e in gruppo si cresce prima e soprattutto divertendosi perchè alla fine non conta che fa la foto migliore ma quanto si è mogliorato insieme confrontandosi.

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  2. Cogli nel segno... Grazie per le belle parole, fanno sempre bene!

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